Le nutrie ospiti di un paese farlocco

Nutria

Da quanti anni sentiamo parlare di “emergenza nutrie”? Quindici? Venti? Trenta? Insomma, tanti…

Prima protette, poi a tratti nemiche, poi di nuovo protette, poi considerate carne da macello, infine ritornate protette perchè l’ordinanza di abbattimento coatto venne dichiarata illeggittima…

Che paese farlocco siamo? E’ o non è appurata la dannosità di tale specie nel nostro ecosistema? La nutria, ricordiamo, proviene dal Centro-Sud America, dove ha diversi nemici naturali al contrario dell’Italia dove prospera quasi indisturbata. Quale utilità apporta al nostro territorio oltre al fatto di devastare gli argini, depredare le culture di mais, barbabietole, soia, ortaggi, riso e grano?

Se ai pescatori viene fatto “obbligo di trattenere e sopprimere”, pena una multa, “qualsiasi esemplare” di specie elencate e definite come dannose, per quale motivo la nutria dovrebbe invece rappresentare una deroga o una eccezione a questo principio?

Per quale recondito motivo dobbiamo permettere una simile invasione di sapore masochistico senza prendere adeguate contromisure che non siano meri palliativi come quella sciocchezza della “sterilizzazione” degli esemplari?

Perchè siamo un paese farlocco ed “esterofilo” che protegge chi ci invade, in tutti i sensi e campi?

E, in ultimo, cui prodest una simile situazione?

La lettera al quotidiano “La Provincia”

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