La pagliacciata contro Salvini

Fregio

E’ notizia di questi giorni dell’intervento della magistratura di Agrigento in merito alla faccenda della nave “Diciotti”, per accertare eventuali responsabilità penali da parte del ministro Salvini. Più precisamente si parla di  sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.

La magistratura ordinaria ha interrogato alcuni funzionari del Viminale ed ora trasmetterà gli atti al competente tribunale dei ministri che dovrà svolgere le indagini preliminari per verificare la sussistenza del reati e, se dovesse appurarla, a richiedere l’autorizzazione a procedere della camera competente.

Sarebbe la prima volta, che io sappia, che un ministro venga indagato per una scelta politica di una linea di governo, e non già per i reati ordinari dei quali siamo tristemente a conoscenza (collusioni, corruzioni, insabbiamenti, ruberie).

D’altronde la camera può negare l’autorizzazione ove reputi, con valutazione insindacabile, che l’inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo.

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