Ignoranza, schizofrenia e stupidità nel 2020

Avere sotto gli occhi la soluzione semplice ma prediligere panico, irragionevolezza e misure drastiche. Questo è quello che percepisco oggi, durante la “pandemia” di coronavirus. Cosa sappiamo di questa epidemia? Non essendo tutti virologi o biologi sappiamo ciò che ci viene detto dagli “esperti”: la contaminazione avviene tramite bocca, mucose nasali ed occhi. Quando il virus entra in contatto con questi canali di infezione ecco che la malattia si scatena. Quindi toccarsi con le mani “infettate” dall’agente patogeno queste zone, vuoi perchè si è poggiato su un oggetto contaminato, vuoi per altro, alza il rischio di contrarre l’agente patogeno. I rimedi? Evitare i contatti umani, le strette di mano, gli abbracci, stare alla distanza di almeno un metro gli uni dagli altri, evitare gli assembramenti, etc… etc…

La distanza di un metro, così ci è stato detto, serve ad evitare che le goccioline (droplets) provenienti dalla bocca di un possibile contagiato ci raggiungano.

Adesso il problema è quello di evitare il contagio contemporaneo di una gran massa di persone che intaserebbero i centri medici facendoci precipitare nel caos sanitario con le ovvie conseguenze ed ecco il motivo delle restrizioni così pesanti imposte alle libertà individuale come l’obbligo di starsene in casa per uscirne solo in casi eccezionali e strettamente necessari.

Questo crea però un contraccolpo alle economie di molte attività produttive, come ristorazione, bar, turismo, svago e divertimento che vivono proprio dei contatti sociali.

Il prezzo da pagare, economicamente, sarà duro. Durissimo.

Ora però, analizzando criticamente la situazione, sorgono spontanee domande e risposte che fanno capire della schizofrenia e stupidità del periodo che stiamo vivendo.

I piatti della bilancia sono due: da una parte la salvaguardia della salute pubblica e conseguentemente la stabilità della società, dall’altra il bisogno assoluto di non bloccare un intero paese e conseguentemente la stessa stabilità della società vista prima, ovvero salvaguardare la produzione e l’economia del paese. Starsene in casa a bighellonare non è una soluzione così intelligente anche se, va detto, il lavoro viene salvaguardato in quanto che le restrizioni permettono di recarsi a a svolgere le proprie mansioni occupazionali. Una parte quindi dell’economia è salva tranne quei settori appena citati.

Lo dico: l’autoisolamento è medioevale. Non ha senso nell’era tecnologica che stiamo vivendo. La storia, conosciuta e sconosciuta ai più, insegna che spesso da geniali intuizioni e semplici soluzioni sono stati risolti problemi gravissimi, in ossequio al principio metodologico di Occam.

Quale sarebbe quindi la soluzione semplice e geniale al nostro problema odierno? Non ridete: un sacchetto in testa. Si, un sacchetto in testa. Trasparente, per ovvietà. Protegge occhi naso e bocca allo stesso tempo, è semplicissimo da usare lo si può gettare o lavare e non bisogna adottare particolari precauzioni sia nel metterlo che nel toglierlo. Lo si sfila dall’alto, senza quindi mai toccare alcuna zona “sensibile” e subito dopo ci si lava. Impedisce anche di toccarsi imprudentemente le zone “calde”, automaticamente. Addio care droplets… Prendetela come una metafora se volete. Anche il condom aiuta a prevenire gravidanze indesiderate ed è semplice da indossare ma ci si ostina a non usarlo…

chiamali scemi

Ma può l’occidente “progredito” piegarsi ad una simile, banale e poco estetica soluzione quando abbiamo una OMS, che dovrebbe dettare leggi inequivocabili in materia, che scioccamente ci dice che le mascherine servono solo ai già contagiati e non ha chi non ha ancora il contagio? Vi sembra una risposta degna di un tale ente “supremo” quando è ben chiara la potenzialità di untore dei cosiddetti “asintomatici” che rappresentano un bella fetta dei reali contagiati dal virus? A me sembra pura demenzialità e forse, ma sono malizioso, c’è qualcuno a cui giova una simile situazione.

Poi si scopre che, in realtà, tale suggerimento è dato in funzione della carenza di mascherine. Se le indossassimo tutti verrebbero a mancare per chi ne ha realmente bisogno. Ma è demenziale. Schizofrenica. Pur non bloccando al 100% il virus la mascherina ridurrebbe in ogni caso la possibilità di contrarre la malattia, dunque sarebbe in ogni caso un valido aiuto senza controindicazioni, perchè allora un ente che dovrebbe occuparsi SOLAMENTE di sanità e medicina la spara così grossa? Le alternative alla mascherina industriale ci sono, casalinghe, senza precludere quindi la fornitura a chi ne ha bisogno. Ma non lo dicono.

Il vaccino? Ci vuole almeno un anno! Si devono fare i test, avere le approvazioni, la burocrazia… Ma in una situazione del genere, perlomeno così come ce la raccontano, ha senso fare test approfonditi mentre la gente muore? Pasteur ottenne il vaccino antirabbico dal midollo di conigli infetti lasciato essicare 14 giorni. Cos’ha questo virus di tanto diverso rispetto ai suoi predecessori? Ripeto: non sono nè un virologo nà biologo, sono un’ignorante in materia ma mi pongo delle domande.

Avrei qualche cosa da ridire anche sul divieto di circolare. Se mantengo la distanza “di sicurezza” dagli altri dov’è il problema? Forse che il famoso metro sia solo un palliativo del quale non si è neppure sicuri? Cosa potrei dire ad una pattuglia che mi fermasse mentre me ne sto andando tranquillamente a pescare solo soletto? Mi contesterebbero che non è una necessità. Ma allora perchè spiegare che si può, ad esempio, andare a fare jogging ma mantenendomi a debita distanza dagli altri? O recarsi al parco con i bambini nel rispetto dei precetti sopra esposti? Schizofrenia allo stato puro.

Ed infine una domanda: preferisci prenderti la peste, morire di fame, perdere il lavoro o indossare un sacchetto in testa?

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