I problemi legati alle mancate standardizzazioni

E’ notizia recente di un grosso problema “informatico” in Danimarca che potrebbe mettere potenzialmente “a rischio” qualche cosa come 10.000 processi già conclusi. Il problema è legato ad alcuni programmi che “sbagliano” ad interpretare i report forniti dalle compagnie telefoniche, i cosiddetti tabulati, omettendo informazioni o sbagliando il recupero dei dati delle celle.

Ma come fanno ad accadere simili ed incredibili fatti nel 2019, dopo oltre 30 anni di informatica ormai consolidata? Semplice. Nel campo della telefonia ogni azienda fa un po’ come cavolo gli pare. Non esiste uno standard di tracciatura per la definizione dei dati che devono essere contenuti nei tabulati, in quale forma ed in quale ordine e gerarchia.

E pensare che fin dagli albori dell’era informatica è presente un comodo formato di interscambio dati, non proprietario, cioè non brevettato da alcuno dunque senza royalties, completamente testuale ed indipendente dalla piattaforma (Windows, Linux, Os System, etc…).

Tale formato è chiamato CSV (comma separated values) che è di una semplicità disarmante e permette lo scambio di interi database a prova di imbecille.

Ebbene, in merito ad un così delicato campo come quello dei tabulati telefonici non esiste una regola per obbligare le compagnie a fornire i tracciati in un formato prefissato e legalizzato.In questi frangenti i software esterni cercano farsi largo interpetando di volta in volta i dati forniti ma è chiaro che un simile approccio porta con sè il rischio di errori nella lettura (basta che una compagnia cambi il formato senza dirlo) e di interpretazione.

La notizia: Problemi informatici per 10mila processi in Danimarca

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