I Balestrucci “miracolati”

Dopo i tre moschettieri ecco i tre balestrucci. Caduti dal nido di una casa di campagna, in balia della fame, dei gatti e delle intemperie erano stati fortunosamente trovati da una amica e a me consegnati. Si vedeva ad occhio che mancava ancora poco perchè prendessero il volo, in una decina di giorni si sarebbero rimessi se accuditi dalle “giuste” mani. E sono stati fortunati che hanno trovato il “papino” volenteroso.

Mmmmmmm, che bontà!

Il cibo per loro? Omegeneizzato di manzo bio. I balestrucci sono uccelli insettivori, non mangiano pane e granaglie, vogliono “la cane”! La pappa ogni ora..due. Dalla mattina fino alla sera, guai a lasciarli a digiuno troppo tempo anche se, così cresciuti, potrebbero sopportarlo. Nel caso di implumi o comunque di pulli ancora da svezzare andrebbero nutriti almeno una volta ogni ora o meno e sono molto delicati, ma non era questo il caso. Così, dopo circa una decina di giorni, le ali raggiunsero la punta estrema della coda ed il significato fu uno solo: erano ormai pronti per spiccare il volo. Già frullavano le ali ogni volta che li tiravo fuori dalla scatola/nido e capii che di lì a poco se ne sarebbero dovuti andare liberi per il loro destino.

Ed infatti il giorno venne. Riportati alla cascina dove erano stati trovati ed assaporata l’aria fresca hanno spiccato il volo, incerto, ma senza troppi indugi. Si sarebbero sicuramente aggiunti al folto gruppo degli altri balestrucci presto, per il grande esodo verso l’Africa, a svernare.

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